Ecco cos'è il kajal e come si mette per uno sguardo magnetico

Una famosa frase dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima e da secoli infatti partendo dal Medio Oriente fino ad arrivare all’Asia meridionale, l’occhio e lo sguardo hanno sempre avuto un’importanza sublime soprattutto per le donne.

Kajal: cos’è?

Il truccarsi gli occhi applicando il Kajal (o Kohol in arabo), nata inizialmente come un composto di polvere di malachite ed altri componenti, ha sempre portato ad una forza in più, non solo allo sguardo, bensì alla persona stessa.

Truccandosi gli occhi, lo sguardo diventa più sensuale e si viene a creare un contatto alchemico tra trucco e persona che dall’antichità non è mai cessato.

Grazie al progresso, si è pensato ad un Kajal applicabile in maniera più facile e veloce, come per esempio la matita Kajal che è andata a sostituire quelle polveri mediorientali applicabili tramite pennelli, di cui si parlava prima.

La matita consente un’applicazione perfetta e veloce, sia all’esterno che all’interno dell’occhio e dà la possibilità di scegliere l’ampiezza della linea che si andrà a disegnare. Se consideriamo che gli occhi sono la prima parte del corpo che tocca gli animi in quanto specchio di essa stessa, perché non valorizzarli con un matitone kajal conico di ultima generazione che permette una resa impeccabile e uno sguardo ammaliante da mille e una notte?

IL KAJAL WATERPROOF

Il trucco per gli occhi, si è detto, è una protezione, ma anche sinonimo di valorizzazione della bellezza.

Il trucco, in questo caso il Kajal, deve rendere giustizia a chi non ha paura di esprimere le proprie emozioni, a chi ha voglia di esternarle dentro e fuori in qualsiasi situazione. Ecco perché, è stato inventato il Kajal waterproof che grazie alla sua formula resistente all’acqua garantisce una tenuta estrema senza sbavature sia nella parte posteriore che nella parte interna dell’occhio.
Per testare e mettere alla prova il makeup, puoi provare TATTOO LINER GEL PENCIL di Maybelline New York. Grazie alla formula in gel, il tratto è scorrevole, uniforme e dona un colore intenso e… Waterproof.

Kajal occhi: come si mette

Il kajal – o kohl, come veniva chiamato nei paesi arabi è uno dei cosmetici più antichi della storia. Le sue prime tracce risalgono all’Antico Egitto, dove veniva applicato non solo per motivi estetici, ma anche come protezione contro il sole, la sabbia e le infezioni oculari. Veniva preparato artigianalmente con una miscela di minerali (come galena, una forma naturale di solfuro di piombo), cera d’api e oli vegetali. La stesura era precisa: si utilizzava uno stick sottile in legno o avorio, che veniva immerso nella polvere nera e poi passato sulla rima interna dell’occhio, superiore e inferiore, per creare un contorno intenso e magnetico.
Era un gesto quotidiano sia per le donne che per gli uomini, simbolo di bellezza ma anche di protezione spirituale: si credeva infatti che il kajal tenesse lontani gli spiriti maligni e rafforzasse lo sguardo.

Dalla polvere all’iconica matita Kajal

Con il tempo, il kajal ha attraversato culture e secoli, fino ad assumere la forma più pratica e accessibile della matita occhi kajal. Negli anni ‘60 e ‘70, grazie all’influenza delle dive orientali e alla moda bohémien, torna in auge anche in Europa e negli Stati Uniti. Da allora, diventa un elemento immancabile del makeup, soprattutto per intensificare lo sguardo con un effetto profondo e sensuale.
Oggi le matite kajal moderne hanno formulazioni più delicate, testate oftalmologicamente, arricchite con cere emollienti, pigmenti intensi e texture scorrevoli. Alcune sono pensate appositamente per la rima interna dell’occhio, altre anche per essere sfumate sulla palpebra per un look più smoky.

Come applicare la matita kajal oggi: consigli da makeup artist

1.Preparazione: assicurati che l’occhio sia ben deterso e asciutto. Se la palpebra è oleosa, puoi opacizzarla leggermente con un tocco di cipria o primer.

2.Applicazione nella rima interna: per un effetto tradizionale e magnetico, guarda leggermente verso l’alto e passa la matita nera nella rima inferiore, dall’angolo interno verso quello esterno. Puoi fare lo stesso nella rima superiore per un effetto tightlining, che intensifica la linea delle ciglia.

3.Per uno sguardo più soft: sfuma la matita con un pennellino piatto o un cotton fioc lungo l’attaccatura delle ciglia. Questo crea un effetto smoky più moderno e meno netto.

4.Fissaggio: se hai occhi particolarmente umidi o vuoi un risultato a lunga tenuta, dopo aver applicato la matita, puoi tamponare un ombretto nero opaco sopra la linea per fissarla e ridurre il rischio di sbavature.

5.Colore e varianti: il kajal classico è nero, ma oggi esistono tonalità diverse – blu notte, verde bottiglia, marrone profondo – perfette per esaltare il colore dell’iride senza appesantire lo sguardo.

LA MAGIA DEL COLORE

Se vogliamo parlare poi di una qualità prettamente fisica e tecnica, il Kajal è nato sostanzialmente di colore nero o grigio. Ma gli occhi hanno tonalità e colori differenti che acquistano risalto con un preciso colore. Molte donne hanno però esigenze e gusti differenti e alcune vogliono mettere in risalto il proprio colore, mentre altre amano di gran lunga assemblarlo ad un altro che renda giustizia a quello naturale. Anche per questo, molte matite Kajal hanno tante nuances tra cui scegliere e danno la possibilità di creare dei giochi di colore che abbinati agli abiti indossati rendono tutto in un’armonia perfetta.

IL KAJAL PROTAGONISTA DELLA BELLEZZA

Se gli antichi lo sapevano, i moderni non ne possono proprio fare a meno. Addirittura grandi nomi e padri della bellezza come gli stilisti di moda, usano il Kajal come parte integrante delle loro collezioni rendendolo quasi un protagonista della bellezza. Primo fra tutti, Giorgio Armani che nella sua collezione Emporio Armani – Autunno Inverno 2013-14 ha proprio dedicato un’intera collezione al fascino di questo bene prezioso che viene da lontano. Anche Kenzo, sempre protagonista di eleganza e bellezza, ha dichiarato la tendenza del make up di un anno fa. Sguardo magnetico e sexy che perdura nel tempo.